18.12.15

Il coraggio di Wiktoria

Di origini polacche, Wiktoria è una bambina molto dolce e timida. È affetta da deficit di Glut1, una malattia che i suoi genitori hanno scoperto dopo un percorso travagliato e lungo, solo grazie alla loro ostinazione e al loro coraggio.

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17.12.15

La forza di Antonio

Storia di Antonio affetto da teleangiectasia emorragica ereditaria, che ha preso parte allo studio clinico finanziato anche da Telethon con talidomide

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17.12.15

La sfida più grande

Salvo, Alberto, Gianluca, Roberto e Simone. Cinque runners un po’ speciali, affetti da emofilia, hanno affrontato una grande sfida: correre la maratona di New York.

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17.12.15

Un doppio #nonmiarrendo per Lara e Gaia

Una doppia gioia e un doppio shock quando nascono Lara e Gaia, due dolci gemelle entrambe affette da atrofia muscolare spinale di tipo 2.

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17.12.15

Il coraggio di Carlo

Carlo è il primo talassemico della sua famiglia, ai suoi genitori era stato detto di non affezionarsi troppo al bambino, ma lui non si è mai arreso e ora ha 31 anni.

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11.12.15

Il sorriso di Carlo

Per mamma Lucia e papà Alessandro, la diagnosi di SMA è un vero e proprio “tsunami”. Entrare nel mondo della disabilità è stato difficile, perché la loro vita si rivolta in un istante.

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30.10.15

Il perché di Luca

Due malattie genetiche rare, la adrenoleucodistrofia e il morbo di Addison, non fermano la grinta e la determinazione di Luca, un atleta che continua a sfidare i suoi limiti praticando sport estremi come l’arrampicata.

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30.04.15

«Il Nemo di Arenzano? La nostra boa di salvataggio!»

«Il momento della diagnosi è come una porta che si chiude alle spalle. Ti ritrovi buttato in un mondo parallelo. Sconosciuto. Nel marasma». A fare quest’amara riflessione è Guglielmo. La diagnosi riguarda sua moglie Elsa. E parla di SLA: sclerosi laterale amiotrofica.

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02.03.15

La ragione in più per donare

«Perché anche altre possano sapere cosa significa diventare una madre finalmente normale, che come le altre madri porta il figlio a scuola, al parco, a giocare a basket. Perché io lo sono diventata dopo che Samuel ha provato dolore, fino all’infusione del nuovo midollo». C’è una ragione in più per cui, se a dirlo è Nicoletta, vale la pena donare il 5 per mille a Telethon.

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