Nuovi bersagli molecolari per la fibrodisplasia ossificante progressiva: la via autofagica è coinvolta? 

  • 1.3 Anni 2021/2023
  • 50.000€ Totale Fondi

Questo progetto è stato finanziato grazie al Bando Spring Seed Grant 2021 dall'Associazione Fibrodisplasia Ossificante Progressiva.

 

La fibrodisplasia ossificante progressiva (FOP) è una malattia genetica rara caratterizzata da fenomeni di ossificazione eterotopica, cioè dalla formazione anomala di tessuto osseo all’interno di muscoli e tessuti molli, quali tendini e legamenti. La malattia è autosomica dominante: è cioè sufficiente che sia mutata una delle due copie del gene responsabile perché si manifesti la malattia. La causa genetica della FOP è una mutazione a carico del gene ACVR1, che codifica per una proteina con funzione di recettore che, nella forma mutata, permane costantemente nel suo stato “attivo”: è proprio l’attivazione incontrollata di questa proteina che nel tempo porta al processo di ossificazione anomala progressiva. L’ambiente ipossico, cioè povero di ossigeno, è tipico di tali tessuti e del processo di ossificazione; tuttavia, sembra che questo stesso ambiente amplifichi l’attività del recettore ACVR1 mutato, favorendo ulteriormente l’ossificazione eterotopica. I meccanismi molecolari alla base di questi processi non sono ancora del tutto noti. Di recente, i ricercatori hanno identificato un legame fra ossificazione, ambiente ipossico e il processo cellulare dell’autofagia. L’ autofagia permette alle cellule di riciclare materiali ed è inoltre importante per tantissime funzioni cellulari; i ricercatori hanno quindi ipotizzato che essa possa contribuire all’attivazione anomala del recettore mutato e, di conseguenza, all’ossificazione in altri tessuti. Questo progetto ha gli obiettivi di studiare i meccanismi molecolari alla base della FOP e di identificare nuovi bersagli molecolari e, potenzialmente, nuove terapie. 

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